Mi chiamo Grotto.
Mirko Grotto per la precisione…
E se il nome non vi dice niente, non preoccupatevi: ho una lista di soprannomi così lunga da poterci fare un elenco telefonico.
Innanzi tutto…SKUALO (con la K, mi raccomando!) e visto che ne stiamo parlando, penso sia giunto il momento di raccontare come è nato questo soprannome… A volte dico che è perchè sono fuori come uno squalo, a volte perchè bevo come uno squalo, altre ancora perchè nuoto bene, altre ancora perchè mi piace la carne al sangue… Tutto falso.
Avete presente i personaggi meteora, quelli che nel corso di una vita intrecciano la loro storia con la tua solo per qualche giorno, qualche settimana… ma che ti lasciano un segno indelebile? Ecco, la mia meteora è stata Andrea Cognome (Cognome ovviamente è fittizio, per preservare la privacy ed evitare eventuali denunce), che è finito in I°E all’Itis De Pretto nel 1991, ci è rimasto al massimo 2 mesi, giusto il tempo per marchiarmi a fuoco un soprannome che non mi sarei mai più tolto…
Andrea era un tipo particolarmente villoso… che detta così sembra anche na cosa bella, ma se andiamo su Wikipedia scopriamo che villoso vuol dire “coperto di folti peli”… ne aveva dappertutto, tutti scuri e arruffatti: nelle mani, nelle orecchie, nel naso… e parlo solo delle parti scoperte, perchè purtroppo o per fortuna, in quei due mesi non ho avuto modo di ispezionare le parti coperte…
Ecco, capita che una mattina mi sento particolarmente simpatico e mi giro verso di lui (era nell’ultimo banco) e gli grido: ” Ehi Cognome, visto la somiglianza posso chiamarti Homo Erectus?”
E lui “ehi, coglione, visto che quando nuoti a dorso si vede solo la pinna, posso chiamarti Squalo?”
Alla mia battuta in classe silenzio di tomba
Alla sua scatta quasi una standing ovation.
E da qual giorno, per tanti, il mio nome è Skualo.
Ai tempi dell’università poi ho cercato sempre di nascondermi, di non dare troppa confidenza a quei leccaculo che erano gli ingegneri gestionali… solo che una volta mi è scappata una cacchiata durante un laboratorio: “Ma scusa, non vedi che assomiglio a Leonardo di Caprio?” e da quel giorno tutti hanno cominciato a chiamarmi Leo… anche e sopratutto quelli che non mi conoscevano…
A proposito di somiglianze, tanti ma proprio tanti dicono che assomiglio a Nicholas Cage, l’attore più brutto e inespressivo di Hollywood … son soddisfazioni! Ecco che periodicamente salta fuori quello che mi chiama Nicholas, Nick, Faccia da pesse lesso… Per un periodo nel mondo del lavoro sono stato anche Nicola Scheggia…
Poi ogni tanto saltano fuori altri soprannomi che durano qualche settimana a causa di ipotetiche somiglianze: il calciatore Mark Ribery (anche qui, uno con una faccia più sfregiata non si riusciva a trovare), Gianni Morandi, Philippe Daverio, Cesare Cremonini…
Ma c’è un soprannome che in pochi conoscono e che usano solo mia madre e mia moglie.
No, non è “Amore”, ne tantomeno “Tesoro”… neanche “Ciccio” e men che meno “Stella”…
E’ GROTTO BALOTA!
Mia mamma ha sempre sostenuto che quando racconto qualcosa tendo sempre a esagerare, a condire anche il più insignificante dei dettagli con dei colori sgargianti e fuochi d’artificio… in altre parole che racconto delle enormi palle (che in dialetto veneto si traduce in “balote”)!
E su questo ovviamente nuora e suocera si trovano d’accordo, e così mi ritrovo qualche sera a letto a raccontare la giornata all’amore della mia vita , e i suoi commenti sono “Mmph!, Va là, va là Grotto Balota!”…
Ma scusate, cosa ne guadagno io a voler raccontare le cose che mi succedono in una maniera esagerata? Mica devo farne un blog? E’ la mia vita che è così, mi succedono una montagna di cose che si possono commentare così: “INCREDIBILE MA VERO”…
Queata è la mia storia…
Mi chiamo Grotto.
Grotto Balota, per la precisione…
Ammetto che ad un certo punto ho temuto il peggio… Grotto balota (si proprio lei) sarebbe stata troppo da sfigato! Hahahahah