Questo capitolo è gentilmente offerto dalla Macelleria Rosa e Marangoni
ad ogni click alla loro pagina Facebook verrà gentilmente donato a me medesimo 5 grammi di spalla di maiale per la realizzazione di un pulled pork. Devo arrivare a 3,5 kg!
Cliccate Cliccate Cliccate
“Ou Fede, come mai hai due borracce al posto degli occhi? Fatto troppa festa ieri sera?”
Il mio pusher-macellaio mi guarda da dietro il bancone con uno sguarda smarrito, scuote la testa e mi dice sa bassa voce “Son 13 notti che dormo in bottega!”
“Sei impazzito… hai paura che ti scappino le bestie dalla cella frigorifero?”
“Magari…Toh… guarda caso eccolo qui…Rispondi tu!”
Mi passò il suo cellulare; suonava “Smoke in the water” ; alla mia esitazione insistette. Guardai lo schermo: numero sconosciuto. “Ma chi è?”
“Rispondi –mi disse- e capirai perché sto dormendo qui…”
Vinsi l’esitazione. “Pronto…”
Dall’altra parte solo un rantolo cupo e secco…
“Pronto? Chi parla?”
Iniziò a ridere… no, forse era più un ghigno… Avevo la pelle d’oca… Fede si era seduto sullo sgabello dietro al banco, con le mani sulla faccia.
“Chi casso sito, porco e fora? Parla ostrega!
“Sono il tuo incubo peggiore!”
“E casso, chi sito, Rambo III?”
Smise di ghignare e si fece cupo, cupissimo!
“Hai poco da ridere, Rosa maledetto assassino di animali! Te l’ho già detto , e te lo ripeterò finché non sarà compiuta la mia azione. La tua bottega è un inno alla morte, e come tale dovrà essere distrutta! Dormi pure in bottega, ma non potrai vivere dentro lì per sempre… Prima o poi uscirai, e quando ritornerai potrai dire addio al tuo commercio di morte. Parola di Mister VEGAN!”
“Parola de Mister el can?”
“Mister VEGAN, ignorante! Scherza scherza, pagherai tutto!”
Attaccò.
“Fede, ma stai scherzando?!?!”
I suoi occhi lucidi mi fecero capire che qui non c’era ombra di scherzo. Cominciò a raccontarmi.
Da circa tre settimane, ogni giorno (sabato e domenica compresi) riceveva verso le 11.00 una telefonata al cellulare privato una chiamata da un numero sconosciuto. Le prime volte si limitavano ad un respiro affannoso, qualche ghigno e poco più… Poi aveva cominciato con le offese, chiamandolo assassino, venditore di morte, abominio e così via… Infine era passato alle minacce, dicendogli che prima o poi gli avrebbe distrutto quel sacrario animale che era il suo negozio… chiudendo ogni telefonata con “Parola di Mister Vegan!”
“Ma chi casso zeo?!?!?”
“Che ne so? Di sicuro è un pazzo… ma lo sai che i pazzi possono fare di tutto… e ho paura che veramente possa venire qui e dare fuoco a tutto… Per questo preferisco rimanere in bottega anche di notte… almeno lo becco se succede qualcosa…”
Situazione assurda.
Ero venuto qui per raccontargli del contratto con la SONA e per prendere i primi accordi per l’evento di Santorso (i Rock’n’Brons ovviamente volevano la carne dal proprio pusher di fiducia) e avevo trovato una storia molto scomoda… “ Aspetta qui un attimo…”
Uscii, chiamai prima mia moglie e poi il mio socio…Rientrai.
“Ascolta Fede, ho chiamato a casa… Questa sera posso fare io la notte qui; e domani sera può venire il Bocia!”
“Davvero?” I suoi occhi erano nuovamente lucidi, ma questa volta dall’emozione. Uscii dal banco e mi abbracciò… “Questa sera c’è anche il direttivo Soundoors e ci tenevo ad andare perché il Mec ci spiegherà per bene il contratto e poi – ovviamente – porterà da bere a fiumiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!”
“Vai tranquillo…ci penso io a Mr Vegan”
“Lo scrivo subito nel gruppo uoassap del direttivo…yeahhhhh”
La sera arrivai in bottega qualche minuto prima dell’orario di chiusura; ovviamente quando Fede mi vide entrare col mio Barbecue Weber Master Tourch prese paura “Ou Skualo… non è che ti metti a fare BBQ dentro qua, vero?”
“No, stai tranquillo… Domani mattina quando vado da qui mi trovo col Bocia per fare pulizia dei dispositivi e allora l’ho già caricato in macchina; mi secca però lasciarlo in macchina tutta la notte, quindi preferisco portarlo dentro se non ti dispiace”
“Ma scherzi, mettilo pure qua vicino alla tua postazione…”
Incredibile, mi aveva preparato brandina, mini tv e un tavolino stracolmo di roba da mangiare… “Le birre sono in fresca in frigo…”
“Ma sei impazzito? “
“No, già ti faccio fare una nottata fuori di casa… almeno voglio che tu stia comodo!”
“Grandeeeee…. Adesso dai, chiudi baracca e vai al direttivo… Bevi un goccio anche per me!”
Siamo sinceri… non era un grande sacrificio per me. Da quando ero stato colpito dal pugno del fumo rosso non avevo più dormito un’ora.
Avete sentito bene. Erano quasi due mesi che di notte non dormivo. Anche di questo non ne avevo parlato con nessuno, neanche con Chiara. Andavo a letto con lei, facevo finta di chiudere gli occhi… e rimanevo lì finchè lei non si addormentava. Da lì facevo di tutto: leggevo, guardavo film, cercavo nuove ricette, preparavo materiale per un po’ di marketing… tutto un po’, tranne che dormire. Non mi dispiaceva, ma era altamente anomalo: quanto poteva resistere un uomo senza dormire?
Così anche quella notte mi feci trasportare dal cazzeggio a 360°…. Erano da poco passate le quattro e un quarto, stavo postando qualche mio selfie in cella frigorifera sulla pagina dei Rock’n’Brons, indossando una maschera stile Banda Bassotti e facendo finta di portare via il manzo appeso ad un gancio…
Ad un certo punto, udii dal negozio un rumore inatteso…
Passando per il retrobottega, presi la prima cosa che capitò tra le mani, il coperchio del mio Weber MT, e cercando di fare il minor rumore possibile, sbirciai … e rimasi come parallizato.
C’era un uomo…completamente arancione…
No, NON VESTITO di arancione…o perlomeno non solo vestito di arancione… Ma con la PELLE ARANCIONE! Come una carota…
E stava rovesciando una tanica di benzina sul pavimento!