Termometri, la chiave di lettura del BBQ

Chiunque approcci il mondo del BBQ in breve tempo si troverà davanti ad una dimensione cruciale con la quale volente o nolente dovrà confrontarsi: la temperatura.
La gestione delle temperature è la chiave di volta grazie alla quale si entra nel pianeta BBQ. Temperatura della camera di cottura e del cibo; temperatura in un determinato istante, temperatura target, temperatura nel tempo e dinamiche di variazioni in incrementi positivi, negativi o nulli…
…ed il tempo? Il tempo è variabile dipendente e di rilevanza infinitamente inferiore se il nostro obiettivo è essere certi al 100% di cucinare correttamente fino al punto giusto il nostro cibo.
Pertanto, l’istante successivo aver realizzato quanto sopra il nostro focus si sposterà su un solo grande punto interrogativo: come posso misurare questo fattore senza il quale cucinare sarebbe come guidare bendati?
Se c’è qualche jedi che sta leggendo questo articolo può fermarsi qui; per gli altri andiamo ad esplorare l’universo termometri.
NB: Questo non vuol essere un trattato su tutto ciò che il mercato offre sul tema ma una rapida mappa entro cui muoversi per poter scegliere in relazione ai propri obiettivi ed alle proprie esigenze.
La prima distinzione tra tipologie di termometri è la seguente:
A lettura istantanea vs A sonda
Termometri a lettura istantanea
La loro caratteristica è la velocità con la quale ci comunicano la temperatura rilevata.
Modalità di utilizzo: Rilevamento della temperatura al cuore del cibo per inserimento manuale del sensore per capire rapidamente se abbiamo raggiunto la temperatura target che ci eravamo prefissati
Casi d’uso:
Parametri per gli acquisti:
- Velocità di raggiungimento della temperatura
- Leggibilità dei gradi esposti
- Affidabilità
- Prezzo
Termometri a sonda
In questo ambito gli strumenti rilevano sia la temperatura interna (al cuore del cibo) sia la temperatura esterna (della camera di cottura). Sono finalizzati a monitorare l’andamento delle temperature per lunghi periodi e tipicamente sono collegati ad app che consentono un monitoraggio anche da remoto dei diversi andamenti.
Sono presenti una moltitudine di modelli con caratteristiche differenti.
Queste le tre principali macrocategorie:
- Rilevatori multipli: sono composti da più sonde da inserire nel cibo e, grazie ad appositi supporti, ed al livello della griglia in modo da rilevare l’effettiva temperatura in cui i cibi si trovano (i termometri presenti sui coperchi dei dispositivi di tutte le marche non saranno mai accurati e precisi sulla temperatura interna della zona in cui state cuocendo). Tutte le sonde sono collegate via cavo ad una centralina esterna con convoglia le informazioni su una applicazione da cui sarà possibile monitorarne lo stato in qualunque momento e valutarne l’andamento in modo da fare stime sui tempi di raggiungimento della temperatura target o di raggiungimento di una soglia di stallo in cui eventualmente intervenire. Questi termometri possono essere impostati per avvisarci nel caso in cui la camera di cottura esca dai limiti inferiori o superiori che avremo impostato o per informarci che abbiamo raggiunto la temperatura interna desiderata.
- Rilevatori singoli: hanno tutte le caratteristiche dei sensori multipli ma la singola sonda ha un punto di rilevamento della temperatura in punta (in cui rileva la temperatura al cuore del cibo) ed una nella parte opposta terminale che rimarrà esterna al cibo e che ci rendiconterà sulla situazione dell’area attorno al nostro cibo. Con questa tipologia di termometri avremo minori cavi che collegano i sensori alla centralina.
- Rilevatori wireless: come si può intuire dal nome, questi termometri hanno un singolo rilevatore connesso alla centralina via bluetooth o wifi per una maggiore comodità di gestione durante tutte le fasi di preparazione. Diventa un must insostituibile per poter utilizzare il termometro in ambienti sigillati come all’interno di un foil o in sacchetti ermetici immersi tipicamente utilizzati nelle preparazioni sous vide.
Modalità di utilizzo: Rilevamento della temperatura al cuore del cibo e della camera di cottura per monitorare l’andamento delle preparazioni. Vengono inseriti i rilevatori all’inzio delle procedure (tipicamente di lunga durata e a basse temperature) e monitorate di tanto in tanto secondo la sensibilità del grill master o al ricevimento di allert preimpostati.
Casi d’uso:
- Bistecca in searing (fase iniziale di asciugatura e riscaldamento)
- Pulled Pork
- Beef Ribs
- Beer Can Chicken
- Stinchi
Conclusioni:
Confido che queste indicazioni possano aiutare ad individuare le vie percorribili per conoscere ed entrare nella dimensione dei gradi Celsius o Farehenait che andremo a governare nelle future preparazioni al BBQ. Non c’è una via migliore da seguire ma in relazione a ciò che si vuol produrre, all’esperienza accumulata ed al prezzo che siamo in grado di affrontare certamente sarete in grado di trovare lo strumento più adatto a voi.
All’interno delle medesime categorie è tipicamente il prezzo di mercato a determinare un ranking qualitativo dei termometri in quanto è direttamente proporzionale alla precisione degli strumenti ed al pregio dei materiali con cui sono costruiti.
Di seguito i modelli che ho provato personalmente e coi quali mi son sempre trovato decisamente bene:
NB: questo post NON è sponsorizzato da alcun produttore di termometri. La lista che segue è puramente la lista dei termometri che ho avuto l’opportunità di testare personalmente.
Termometro a lettura istantanea:
Termometro a sonda – Con rilevatori multipli
Termometro a sonda – Con rilevatore singolo
Termometro a sonda – Con rilevatore wireless