Esplorando tecniche di cottura su griglia alternative una di quelle che stuzzicano più la fantasia prima ed il palato poi è senza dubbio il planking.
Ma cos’è esattamente il planking? E’ quella tecnica di cottura che prevede di cuocere direttamente su un pezzo di legno caldo. In questo modo la superficie del cibo a contatto con la superficie del pezzo di legno assorbe gli aromi naturali rilasciati dallo stesso durante la cottura oltre alle note affumicate dovute alla sua parziale combustione.
Questa metodologia di cottura sembra sia stata sviluppata dai Nativi Americani della costa del Pacifico nord occidentale che erano soliti cuocere lentamente il salmone in grandi tavole di legno.
LO SAPEVI CHE: il nome planking deriva da plank che indica il pezzo di legno usato per la cottura

Per l’uso domestico esistono in commercio placche di svariate forme e dimensioni, le più comuni sono rettangolari di circa 30cm di lunghezza per circa 15cm il larghezza con uno spessore di circa 1cm.
Anche il tipo legno ovviamente può variare: cedro, ontano ed acero sono i più comuni. Ognuno di essi darà un particolare gusto ed aroma al cibo con cui viene in contatto.
Le linee guida vogliono che la placca prima della cottura venga lasciata immersa in acqua per almeno un’ora per abbassare le probabilità che la stessa carbonizzi troppo o addirittura prenda fuoco.
Solitamente seguo queste linee guida anche se talvolta, per carenza di tempo, mi è capitato di lasciare in ammollo solo per qualche decina di minuti senza poi avere problemi di alcun tipo.
Cuocere il cibo poi è di per sè molto semplice.
Dopo aver preparato il dispositivo per una cottura indiretta ad alta temperatura (180°/190°) si posizionano le placche sulla griglia sopra i carboni fino a quando non inizieranno a produrre un fumo bianco molto profumato.
A questo punto si sposteranno nella zona griglia distante dei carboni per completare la cottura del cibo a coperchio chiuso.
E’ discrezione del grillmaster a seconda del tipo di preparazione che sta affrontando se predisporre il cibo prima di mettere le placche in griglia oppure appena queste iniziano a fumare. Inoltre è possibile lasciare le stesse in cottura diretta per qualche tempo in più per accentuare la nota affumicata.
Solitamente una placca già dopo un impiego con un esposizione in griglia di circa un’ora perde parte della propria essenza naturale. E’ consigliato quindi non superare per una singolo pezzo i 2 utilizzi per preparazioni di quest’ordine di tempo.
TIP: sono arrivato a 3 utilizzi di una placca affrontando sempre la stessa preparazione. La differenza di assorbimento dell’aroma di legno dalla prima volta alla terza era notevole
L’effetto scenografico con questa tecnica è garantito: arrivare in tavola con una bel pezzo di legno fumante con sopra del formaggio caldo che si sta sciogliendo lascerà a bocca aperta tutti gli ospiti presenti.

Sopra su una placca di legno si può fare praticamente di tutto anche se a mio avviso il pesce viene esaltato più di tutto per gli aromi e le essenze che vengono assorbiti. E’ possibile quindi sbizzarrirsi con filetti o tranci di salmone, sgombro, trota, capesante, gamberi e chi più ne ha più ne metta.
Purtroppo dato il costo solitamente abbastanza elevato e i pochi utilizzi che si possono fare dei pezzi di legno, il planking non risulta come una delle tecniche più economiche che si possono affrontare.
Vale la pena in ogni caso a scadenza fissa far fumare qualche bella tavolozza di cedro davanti ad una bella birra ghiacciata, invitare a cena un pò di amici per strappare loro gli immancabili “WOW”!
0 comments on “Il Planking” Add yours →