Devo essere sincero, il risultato mi ha leggermente deluso (non è andata così per i miei commensali, per fortuna!). Avevo già usato questo taglio per preparare dell’ottimo pulled pork, e questa volta mi sono voluto cimentare in un arrosto, utilizzando un pezzo da circa 2 chilogrammi.
La mattina l’ho rubbato con il rub che abitualmente uso per il pulled pork, poi l’ho rimesso in frigo nell’attesa di preparare il fuoco di bricchette (una decina accese e tutte le altre spente).
Ho adagiato il capocollo su un letto di verdure miste, irrorato con birra e poi ho chiuso il coperchio, la temperatura era (termometro sul coperchio) di circa 140-150 gradi e una manciata di trucioli di pecan facevano il loro dovere sotto forma di fumo azzurrino.
Dopo un’ora e mezza mi sono reso conto che la parte di arrosto che stava a contatto con le verdure era ancora molto indietro di cottura, per cui l’ho adagiata direttamente sulla griglia, prima lontano dal fuoco e poi direttamente sul calore.
Quando la temperatura interna è arrivata a circa 80 gradi ho avvolto in foil e lasciato riposare in forno spento fino al momento di servirlo: questo è il risultato che ho ottenuto. Alcune parti più interne mi sono sembrate ancora troppo rosate per i miei commensali (e anche per i miei gusti), per cui ho evitato di servirle in tavola, ma devo dire che il risultato finale ha riscontrato il gradimento di tutti i miei ospiti.
Cosa migliorare? Sicuramente il taglio, non era molto regolare, una parte più sottile e una più spessa, e poi la cottura, forse la temperatura era troppo elevata e ha fatto cuocere più velocemente le parti più esterne a scapito di quelle più interne.