Tratto da Simply Nigella di Nigella Lawson

E’ sempre piacevole accogliere gli amici prevedendo un aperitivo con cui attendere il momento di mettersi a tavola. Quello che vi propongo ha il vantaggio di essere veloce, di potersi preparare in anticipo, di essere freschissimo e, cosa non da poco, anche di farvi conoscere la nuova droga di casa mia, l’aglio arrostito sulle braci. In questo modo l’aglio acquista un aroma assolutamente non invasivo e apprezzato da tutti.

Io l’ho accompagnato col pane che vi propongo, ma voi potete tranquillamente servirlo con delle patatine tipo tortillas, delle piadine tagliate a spicchi e fritte, oppure con le favolose verdure sabbiate, abbinato al classico condimento alle erbe aromatiche olio e limone.

Per 8 persone:

1 grande testa d’aglio, intera e con la buccia
500 g di ceci cotti (scolati) o 1 barattolo di vetro da 660 g di ceci conservati o 2 lattine da 400 g ciascuna di ceci in scatola, ben scolati dal loro liquido
la scorza e il succo di un limone non trattato
4 cucchiai di tahini (60 g circa)
4 cucchiai di olio extravergine di oliva (60 ml) – più un filo per condirlo, alla fine
4 cucchiai di acqua fredda (60 ml)
1 cucchiaino di sale – o a gusto
una macinata di pepe bianco

Tagliare la sommità della testa d’aglio in modo che si vedano le cime degli spicchi e sistematela su un foglio di alluminio. Chiudete il cartoccio e sigillate bene i bordi, lasciando il cartoccio un po’ largo. Poggiatelo sulle braci e cuocete per 45 minuti. Lasciate raffreddare nel cartoccio.
Scolate bene i ceci poi metteteli in un frullatore piuttosto potente. Aggiungete la scorza e il succo del limone e spremeteci dentro la polpa morbidissima dell’aglio (usate un paio di guanti in lattice per spremerlo senza avere sgradevoli conseguenze); aggiungete la tahini e l’olio d’oliva e frullate fino ad ottenere una purea cremosa; aggiungete poco alla volta l’acqua fredda, in modo da ottenere la giusta consistenza, frullando ad ogni aggiunta. Aggiungete poi il sale e pepe e assaggiate per regolarvi. Travasate in una ciotola e spruzzate con altro olio, a piacere.

Come pane di accompagnamento ho deciso di provare ad associare un flat bread che mi piace molto e di sicura riuscita: quello di Arabafelice (una blogger che vive in Arabia). Il pane l’ho preparato il pomeriggio. Al momento di servire l’aperitivo l’ho leggermente unto e passato sulla padella calda: non va intinto nell’hummus ma l’hummus va spalmato su di esso. In realtà, terminato il pane che avevo preparato, abbiamo usato anche la crosta della pizza… E’ stato apprezzatissimo.

Per il Flat bread (da una ricetta di Arabafelice)

500 g di farina
un cucchiaio di miele
un cucchiaino e mezzo di sale
due cucchiai di olio
20 g di lievito di birra fresco, oppure 7 grammi di quello disidratato
250-280ml di acqua tiepida

Versare la farina in una ciotola (o nell’impastatrice) ed unire il miele e l’olio. Sbriciolare il lievito, se si usa quello fresco, oppure unire quello disidratato. Versare l’acqua tiepida a poco a poco, impastando, ed a metà lavorazione aggiungere il sale. Si dovrà ottenere un panetto morbido ma non troppo appiccicoso modificandone la consistenza con l’acqua.
Lavorare per non meno di quindici minuti, quindi far lievitare fino al raddoppio.
Riprendere l’impasto e dividerlo in quattro parti, lavorando ciascuna in una pallina che andrà messa a riposare mezz’ora sul piano di lavoro ben infarinato, coperta con un panno.

Stendere quindi ogni pallina in una piadina tonda piuttosto sottile.
Intanto nel forno preriscaldato a 220 gradi mettere una teglia capovolta in modo che si arroventi, e cuocere ogni piadina su di essa. Se tutto è andato bene ogni piadina si gonfierà in cottura, per poi sgonfiarsi fuori dal forno.
La cottura è di circa 3 minuti per ogni pezzo.
Appena tirate fuori dal forno le piadine vanno SUBITO, ancora bollenti, messe in una busta di plastica spruzzata con poca acqua in modo che si mantengano morbide, e conservate all’interno della busta.

NOTE

  • Ho usato ceci di ottima qualità, in vetro. Sono pessima, ma quando devi gestire tutta la grigliata riuscire a fare un aperitivo veloce è sempre utile.
  • Per un gusto ancora più pieno si può grigliare il limone tagliato a metà, prima di spremerlo. Però, in quel caso, bisogna prevedere di avere la griglia già accesa qualche ora prima di essere servito.
  • L’aglio caramellizato è una droga. Da quando ho fatto questo Hummus la prima volta, ho sempre un vasetto di aglio cremoso in frigo. Nella pasta pomodorini crudi e basilico, sulle bruschette, nelle verdure grigliate, dà un aroma incredibile senza essere indigesto.
  • Se volete risparmiare sulla cottura è sufficiente cuocere, come descritto nella ricetta, 3-4 teste di aglio quando si fa una qualsiasi cottura al kettle. La crema di aglio si conserva tantissimo in frigo in un vasetto (anche un paio di mesi, avendo l’accortezza di prelevarla con un cucchiaino pulito.
  • Assicuratevi che i guanti siano per uso alimentare: in caso contrario si rischia (oltre che di ingerire tossine) di dare un odore di “plastica” agli alimenti
  • Nonostante ce ne sia una testa, fidatevi: la crema non sa assolutamente di aglio, è una salsa sfiziosa che sarà apprezzata da tutti.

Di Elena Ninotti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *