Ma il guacamole mica si fa al barbecue!
Si, è vero, ma a fianco alla ciccia ci dovrete pur mettere qualcosa no?
Che cos’è il guacamole? Si tratta di una crema a base di avocado aromatizzata con cipolla, peperoncino fresco, coriandolo e succo di lime.
L’origine, come è facile immaginare è centro americana.
Si hanno testimonianze di versioni primordiali di questa ricetta già dai tempi degli Aztechi, fino ad arrivare alla volgarizzazione tex-mex che agli ingredienti originali aggiunge panna acida, maionese, pomodori e altra robaccia. Non a caso anche il nome deriva da un mix di spagnolo e lingua nativa degli Aztechi dalla parola AhuacaMolli, a sua volta composta da Ahuacatl: avocado, l’ingrediente principale e molli: salsa.
Per molti è una salsa, ma io lo trovo riduttivo; per me è una più una crema, che messa nel modo giustò più stare in piedi come side anche da sè.
I puristi la preparano esclusivamente con gli ingredienti originali, schiacciando l’avocado con una forchetta e aggiungendo il resto degli ingredienti sminuzzati.
Io personalmente non disdegno però il pimer, che il più delle volte mi salva quando l’avocado che ho per le mani non è proprio perfettamente maturo.
Perfettamente cremoso e vellutato, o più grezzo è comunque uno dei miei piatti preferiti, spalmato su una bruschetta, pizzicato con tortilla triangolari, con il Nacho’s… o banalmente al cucchiaio, se non direttamente al dito!
Vediamo quindi come preparare questa squisitezza.
Preparazione
Prima di tutto gli ingredienti, fermo restando che le dosi sono soggettive; quelle che uso io combaciano coi miei gusti, ma prendetele più come un punto di partenza. Io stesso diverse volte non sono soddisfatto del risultato e aggiusto dopo aver assaggiato.

- Avocado: l’ideale è che sia maturo, quindi che si sfaldi senza troppa pressione sotto una forchetta. Un trucchetto della nonna dice che se il picciolo dell’avocado si stacca abbastanza facilmente e sotto il colore è marrone, siamo al punto giusto. Se poi siete dei maniaci della perfezione ho trovato questo link interessante.
- Cipolla: io uso quelle dorate, perchè da crude quelle rosse mi risultano troppo amare e quelle bianche troppo caustiche. La grandezza che uso come riferimento è il nocciolo dell’avocado.
- Peperoncino: un jalapeno pulito dell’interno e dei semi.
- Coriandolo (fresco): o lo ami o lo odi. Io lo amo e ne metterei un cespuglio interno… ma un paio di rametti saranno sufficienti.
- Lime: keep it simple… un lime.

Tagliamo l’avocado per verticale e separiamo le due metà ruotandole intorno al nocciolo. Poi con un coltello agganciamo il nocciolo e facendo attenzione a non farci male estraiamolo dal frutto.
Infiliamo un cucchiaio sotto la buccia dell’avocado e facciamolo scorrere lungo tutto il perimetro affondando sempre di più fino a separare completamente la polpa dalla scorza.

Tagliamo la polpa a cubetti e ripomiamoli in un contenitore. Se abbiamo intenzione di schiacciarlo con la forchetta facciamolo subito.
Passiamo alla cipolla: se vogliamo passare tutto al pimer possiamo semplicemente farla a pezzi, mentre se vogliamo il guacamole “grezzo” occorrerà tritarla più fine possibile. In entrambi i casi aggiungiamo al contenitore insieme all’avocado.
Tagliamo il picciolo del peperoncino, dividiamolo in due per lunghezza, togliamo l’interno e i semi, facciamo dei pezzetti e aggiungiamolo al mucchio. Anche qui, se l’intenzione è di non usare il pimer, meglio tritarlo finemente.
Idem per il coriandolo.
Arrivati a questo punto spremiamo il lime direttamente nel contenitore con il resto, facendo attenzione a non far cadere nel nostro guacamole anche i semi.

Non rimane che passare tutto al pimer, oppure mischiare con una forchetta gli ingredienti, per poi aggiustare di sale, o di qualsiasi altro ingrediente.
Il peggio che mi può capitare di solito è la cipolla troppo forte, nel qual caso aggiungo un po’ di sale e/o di succo di lime.
Finito!

Un’oretta in frigo e il guacamole è pronto.

Facile no?