Il Chimichurri, l’oro degli asadores

La preparazione del chimichurri

Circa un anno fa siamo stati invitati ad un pranzo presso il Podere di Binse di Fagnano Olona (VA), una splendida azienda agricola del varesotto specializzata nell’allevamento del Bovaro del Bernese.
I cuochi dell’evento erano due simpaticissimi asadores argentini, CachoLuis, che hanno sfamato un esercito di carnivori con salamelle, costine di maiale, pollo e pancia di vitellone; lunghe griglie distanti qualche spanna da un letto di brace uniforme, un calore quieto e costante tenuto a bada da periodici refill di carbone presi con la pala da un mezzo barile metallico, una semplice (ma mai banale) preparazione di sale e pepe fatti aderire alla carne con dell’olio di oliva, e una cottura diretta bassa di circa 3 ore con continuo mopping a base di olio.
Un risultato a dir poco eccezionale: se gli Stati Uniti sono il regno delle indirette Low&SlowHot&Fast, i sudamericani sono senza dubbio tra i migliori a esaltare i benefici della diretta.

Cacho al lavoro al Podere di Binse
Il buon Cacho cura un modesto quantitativo di carne per l’Asado argentino. Foto del Podere di Binse.

Non furono tuttavia le principali preparazioni a stupirci quel giorno, ma una salsina di accompagnamento servita ad ogni tavolo, il Chimichurri, che ancora non avevo avuto modo di assaggiare.

Lasciatevi dire che l’impatto è stato a dir poco stratosferico: una complessità aromatica chiara e distintiva, ingredienti freschi e decisi che si sposano perfettamente con preparazioni di questo tipo, nelle quali si punta ad esaltare le caratteristiche principali della materia prima senza utilizzare rub complessi o salse per la laccatura. Continue reading “Il Chimichurri, l’oro degli asadores”