La storia di un impasto cotto al barbecue – origine e spunto

Pizza in teglia romana casalinga

Panificazione e barbecue: una cottura casalinga, un incontro che può sembrare strano e atipico, e tuttavia tutto fuorché impossibile.
Certo, si tratta di raggiungere un compromesso tra due mondi apparentemente disaccoppiati, tra preparazioni che richiedono cotture ben precise e un approccio alla cucina che consente ad avvicinarsi al 90% del panorama gastronomico, pur trovando la giusta via.

Se ricordate, era proprio questo incontro uno degli obiettivi primari che mi ero prefissato sin da prima della (ri)apertura del blog: scoprire, sperimentare e perfezionare l’amore sincero e senza rinunce tra una morbida pizza e il tondo e simpatico kettle.

Iniziamo quindi una piccola parentesi, un salto in avanti sulla tabella di marcia, una mini serie di articoli in cui osserveremo da vicino l’attrezzatura, gli impasti e le tecniche necessarie a cuocere i panificati su un dispositivo a carbone nella maniera migliore.
O meglio, nella maniera che ad oggi ho sperimentato essere la migliore, dopo una serie di studi, assunzioni e test.
Vi ricordo infatti che questa è in tutto e per tutto una sfida che mi sono prefissato, e per la quale ad oggi prove e buoni risultati si contano sulle dita di una mano, per una serie di motivi che vedremo.
E’ un test, una metodologia in cui io stesso sono neofita, e che sarà in continua evoluzione grazie a tutta la Community che ne vorrà far parte. Continue reading “La storia di un impasto cotto al barbecue – origine e spunto”

La pizza, le pizze, l’Italia

Pizza Italia

In Italia l’amore per la pizza supera qualsiasi cosa.
Si, ma quale?

Come ben sapete il nostro bel paese ospita una delle più grandi e variegate culture gastronomiche al mondo, e il suo piatto simbolo non è certo da meno: ne esistono, su tutto il territorio, decine di declinazioni, anche se assimilabili ad una manciata di tipologie.

Le caratteristiche di queste ultime si discostano al punto da rendere impossibile l’applicazione di un criterio universale di giudizio, a meno di non generalizzare ampiamente come già abbiamo fatto.

Si rende però necessario un sotto-capitolo della seconda puntata de I Cinque Sensi, per far chiarezza sulle principali versioni italiane che il termine “pizza” offre agli affamati. Continue reading “La pizza, le pizze, l’Italia”

Come riconoscere un buon pane

Pane di Longoni

Ne abbiamo già parlato: uno dei punti che mi preme trasmettere è che non vi deve essere distinzione tra panificatore e consumatore; per sfornare prodotti di qualità è necessario comprendere le peculiarità che devono contraddistinguere un buon pane o una buona pizza.
Per “buono” si intende gustoso, appetibile, ma soprattutto sano e nutriente; il primo concetto non esclude in alcun modo il secondo, e se ben realizzati tali alimenti possono tranquillamente rientrare nelle diete, al punto da divenirne parte integrante quanto insostituibile.

Eccovi quindi il primo articolo della rubrica I cinque sensi, un’esperienza sensoriale condivisa, un viaggio alla riscoperta del gusto, dei profumi e della fragranza da tempo dimenticati.

Come si riconosce un buon pane? Continue reading “Come riconoscere un buon pane”

Il pane e la pizza ieri, il pane e la pizza oggi

Pane e Civiltà

Che il pane sia simbolo di vita, civiltà e condivisione è ormai assodato, soprattutto in ambito religioso.
Il concetto trova la sua estremizzazione più felice nel panorama gastronomico italiano: esistono (o perlomeno esistevano) lungo tutto lo stivale oltre 250 tipologie di pane, con oltre mille varianti.

In tempi di povertà costituiva spesso l’unico pasto della giornata; il Sud è ancora oggi la terra del pane di grosso formato, cotto magari nella propria abitazione e che doveva durare più giorni, più facile inoltre da trasportare nella lunga traversata fino al posto di lavoro.
Al contrario, nel Nord la maggiore urbanizzazione permetteva di trovare forni più vicini, con il conseguente diffondersi di pani più piccoli da consumarsi in giornata. Continue reading “Il pane e la pizza ieri, il pane e la pizza oggi”